Ciascuno naviga svariate ore quotidianamente su Internet. Ma quali dati personali vengono raccolti dai vari siti web che si visitano? Si sa qual è lo stato di salute di Internet? Si conoscono tutte le potenzialità di Internet?
Mozilla semplifica il lavoro di ricerca e di informazione, essa, infatti, nell’IHR (Internet Health Report), raccoglie annualmente tutte le informazioni necessarie e utili circa lo stato di salute di Internet, circa la storia dello stesso e tutto ciò che lo riguarda.
Internet è un servizio utilizzato in tutto il mondo e, come tale, dovrebbe essere trattato bene; ciascuno dovrebbe prendersene cura poiché non è un servizio scontato. Se a un tratto dovesse non esistere più? Magari per un problema che ognuno ignorava perché non adeguatamente informato, ma che sarebbe potuto essere risolto facilmente?
Ebbene, per suddette ragione dovrebbe essere compito di tutti tutelarlo, preservarlo e, molto importante, informarsi correttamente.

Internet viene utilizzato per moltissime attività, sia quotidiane sia occasionali. Si pensi a quando si ascolta la musica, quando si invia o si riceve un messaggio, quando si effettua una chiamata, quando si vede un film, quando si cerca un luogo specifico, eccetera.
Ma queste attività si fanno perché rendono felici e perché sono effettivamente utili e necessarie, o per pura abitudine?
Una ricerca scientifica del Center for Humane Technology del 2017, ha evidenziato quali applicazioni vengano usate maggiormente, comparate con la soddisfazione che comportano.
Sicuramente si evince che quelle più soddisfacenti risultano le app “educative”, per imparare le lingue, per leggere libri o sentire audio-libri.
Mentre, quelle che arrecano più tristezza sono le app “social”, Facebook, Instagram, Twitter.
Fenomeno molto strano, però, è il tasso di utilizzo delle app e, infatti, quelle che rendono “infelici” vengono usate con più frequenza quotidiana rispetto alle altre.
Questi dati dovrebbero portare a un’attenta riflessione. Bisognerebbe analizzare le motivazioni del perchè si favorisco app che rendono tristi.
È interessante capire che si preferisce condividere i propri dati personali su social network volontariamente, senza che qualcuno costringa a farlo, piuttosto che arricchirsi di cultura leggendo un bel libro… anche perché, scusate l’ironia, sui social network vengono scritti numerosi post, non sarebbe bello poterli scrivere in una lingua corretta lessicalmente, grammaticalmente e, magari, usando anche citazioni varie prese da libri effettivamente letti?
Forse ciascuno cerca in altri qualcosa da poter criticare per sentirsi, in qualche modo meglio. Ma, talvolta, si trovano più cose positive negli altri di quante se ne trovino in sè stessi e, per questo, si va in una depressione ancora peggiore.
Un concetto importante, che tutti dovrebbero apprendere fin dall’infanzia è apprezzare sè stessi, perché ciascuno ha un proprio talento che, prima o poi, se ci si impegna viene fuori e crea grandi soddisfazioni.
Internet, in questo, aiuta moltissimo.
Ci sono infiniti corsi online, anche gratuiti, i quali permettono di scoprire un settore a cui si è portati o a cui ci si sente inspirati ed imparare tutto ciò che si vuole. Ci sono infiniti forum e piattaforme di scambio di idee, nei quali è possibile chiedere consigli e aiuto a chi ha più esperienze.

Internet rende liberi, ma sta alle persone sfruttare questa libertà.
Anche le donne, su Internet, stanno avendo, sempre più, un ruolo importante.
La comunità di Django per le donne, la django girls, mette a disposizione moltissimi manuali, tutorial e contenuti gratuiti affinché si promuova la programmazione anche tra le donne. Dal 2014, infatti, già 1300 volontari si sono uniti, e il numero cresce costantemente.

Internet, pertanto, è possibile definirlo come un creatore di opportunità, un \"apritore\" di menti; uno strumento che mette in comunicazione persone da parti opposte del mondo.
E tutto questo, di solito, gratuitamente.


Link utili
Visita il sito Internet Health Report